stemma di Porto Venere

Porto Venere


Portovenere è un caratteristico borgo di origine romana che domina l´estremità sud-occidentale del promontorio che chiude ad est il Golfo di La Spezia. Pur non facendo propriamente parte delle Cinque Terre, ne rimane comunque legato per la bellezza del luogo e per la sua stretta vicinanza. Comune di circa 4000 abitanti, Portovenere, insieme alle vicinissime Isole Palmaria, Tino, Tinetto e alle Cinque Terre, è stato inserito nel 1997 tra i Patrimoni dell´Umanità dell´Unesco; nel Settembre del 2001 la regione Liguria ha istituito Il Parco Naturale Regionale di Portovenere, che comprende anche le tre isole vicine. Presenta una schiera di case a torre colorate a forti tinte pastello, allineate sulla calata Doria che costituiscono un borgo fortezza eretto dalla Repubblica di Genova nel XII secolo. Come quelle di Rio Maggiore, le case presentano due ingressi, uno verso il mare e uno che dà sulla strada. Deve il suo nome al latino¨Portus Veneris¨, poiché sembra che nell´antichità sia stato sede di un tempio dedicato a Venere, la dea della bellezza, in seguito sostituito dalla Chiesa di S. Pietro. Ebbe grande importanza nel medioevo, quando costituì il baluardo di Genova nella lotta contro i pisani. Nel 1340 un incendio scoppiato per cause naturali distrusse quasi completamente il borgo, danneggiando le Chiese di S. Pietro e di San Lorenzo e risparmiando solo le fortificazioni. Nel 1458 la Repubblica di Genova iniziò i lavori per demolire il vecchio castello e iniziò la costruzione di quello che si può ammirare ancora oggi. Ben conservato, domina il mare e il borgo sottostante. Poco distante, sull´estremità della punta del ˜Castrum vetus¨ (luogo originario dei primi insediamenti), si erge la Chiesa di S. Pietro, che presenta parti paleocristiane (IV-V secolo),protoromantiche, romaniche e gotiche (XIII secolo). Altri edifici degni di nota sono:
  • La Chiesa di San Lorenzo, costruita dai genovesi nel 1116 su progetto dei maestri Antelami. Presenta tre navate, facciata con elegante portale ogivale e presbiterio rinascimentale. All´interno si trovano opere della scuola di Mino da Fiesole, del Bernini e del Sansovino e si conserva il tronco di cedro del libano con l´effige della Madonna bianca del XV secolo che, secondo la tradizione, sono arrivati via mare nel 1204.
  • Il Museo della Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo, che conserva tre cofanetti siriaci e uno bizantino dell´XI secolo e trittici liguri-toscani del XV e XVI secolo.
  • La Chiesa di S. Maria delle Grazie e l´ex convento degli Olivetani, santuario eretto nel XV secolo in località Le Grazie, che conserva al suo interno un pregevole coro ligneo e pale attribuite a Casone e Fiasella. Nell´ex convento si trova invece un affresco di Nicolò Corso.
  • La Villa romana del Varignano, che comprende un impianto termale, una cisterna, un antiquarium dove si trovano statue di marmo, resti ceramici, grandi recipienti per il grano.
  • I Ruderi dell´abbazia di S. Venerio sull´Isola di Tino risalenti all´XI secolo.
  • Le Rovine del romitorio del Tinetto, resti di una chiesa a due navate risalenti al V secolo.
Interessante sapere che nell´Isola di Palmaria (grotta dei colombi) sono stati rinvenuti abbandonati resti del Mesolitico e tracce dell´uomo preistorico. Pressoché esaurite le vicine cave di Portoro, il celebre marmo nero di Portovenere.